Carlo Podrecca nacque a Cividale nel 1839. Fu avvocato, storico, musicista. Scrisse LA SLAVIA ITALIANA e altre opere sulla questione slovena nella nuova Italia risorgimentale. Le sue opere ebbero anche carattere polemico nei confronti del comportamento delle autorità sorde agli appelli alla valorizzazione della lingua slovena che, secondo Podrecca, doveva essere insegnata nelle scuole.
Dino Menichini (1921 - 1978), il cui padre era umbro e la madre di Pulfero, dimorò a S. Pietro al Natisone. Fu scrittore e poeta di lingua italiana di riconosciuto valore. Nella sua opera poetica, Menichini trasfigura in lirica il proprio intimo rapporto con le Valli del Natisone. In questo senso l'opera più completa è PAESE DI FRONTIERA, nello scenario di Stupizza e del confine.
Don Pietro Podrecca nacque a S. Pietro nel 1822 e vi morì nel 1889. Fu poeta e
scrittore. Fu cappellano a Tercimonte e quindi a Rodda. Fu un esperto di frutticultura e consigliò
questa attività ai propri parrocchiani specialmente a Rodda, dove si produssero rinomatissime
pesche.
Fu fra i primi poeti sloveni della Benecia e pubblicò le sue opere in varie riviste. Gli
venne attribuita la poesia Predraga Italija in omaggio alle idee risorgimentali, ma anche i versi
che più tardi espressero la delusione per le scelte del nuovo stato italiano.
Francesco Musoni (1864 - 1926) nacque a Sorzento. Fu storico, geografo, speleologo
e uomo politico. Appartenne al gruppo degli intellettuali inseriti nella cultura italiana, ma
coscienti delle origini e delle caratteristiche linguistiche degli abitanti della Slavia italiana.
Fu professore di geografia all'Istituto tecnico di Udine. Fu consigliere, assessore e sindaco di
San Pietro al Natisone per 29 anni complessivi e dal 1914 al 1923 consigliere provinciale di Udine.
La sua bibliografia è molto consistente, con opere scientifiche e divulgative su argomenti
prevalentemente geografici, fra cui una parte della "Guida delle prealpi Giulie" del 1912.
Gaspare di Tolmino visse a Clenia nel XVI secolo, fu scultore e costruttore. Il maestro firmò in una lapide scolpita la chiesa di S. Bartolomeo a Ciubiz (Prepotto). Il suo nome appare come testimone del testamento del parroco di S. Pietro degli Slavi, Clemente Naistoth, originario di Skofja Loka.
Mons. Giovanni Petricig nacque a Vernassino, fu parroco a S. Leonardo e a S. Pietro e poi canonico del Capitolo di Cividale. Scrisse la "Cronaca della parrocchia di S. Leonardo", opera tutt'ora conservata nella parrocchia. Essa è un'importante documentazione della storia locale dal 1908 al 1918.